I quattro giorni firmati DIG Festival animeranno la città di Modena da domani, giovedì 21 settembre, primo giorno della kermesse, fino a domenica 24 settembre. La prima giornata comincia nel segno dell’arte con l’inaugurazione, alle 10 nel Cortile del Leccio del Complesso San Paolo, della mostra European Cartoon Award. Le migliori vignette politiche in una mostra itinerante’ per poi buttarsi subito nel vivo dell’anima DIG con il primo appuntamento della DIG Academy, alle 10.30 nell’Aula Convegni del Dipartimento di Giurisprudenza in via San Geminiano 3: Gli strumenti open source per il giornalismo d’inchiesta’ con Gabriele Cruciata. Segue, nell’aula N alle 14, Insabbiare il clima. Come il giornalismo può contrastare bugie, propaganda e disinformazione’ con Valerio Bassan e la giornalista climatica, fotoreporter e autrice Stella Levantesi. La scienza sul clima è chiara, gli effetti della crisi climatica sono sempre più visibili, frequenti e intensi. E allora perché l’azione sul clima è così lenta? Questa academy racconta l’opera di insabbiamento più grande della storia recente e i bugiardi del clima: una rete di compagnie, lobby, politici e media interessati a mantenere potere, profitto e influenza e a rimandare o ostacolare l’azione per il clima, ieri come oggi.
Di nuovo arte, alle 17:30 nel Complesso San Paolo, dove si terrà l’inaugurazione de La grande battaglia’, la mostra personale più ampia mai dedicata in Italia all’artista madrilena Ana Juan, autrice del Watchdog di questa edizione. Grazie alla collaborazione di DIG con la Galleria D406 di Andrea Losavio, l’illustratrice spagnola, tra le più talentuose e apprezzate al mondo, porta a Modena le sue celebri copertine realizzate per The New Yorker e le opere che raccontano la sua splendida carriera, sospesa tra favola e realtà. Le opere dell’artista madrilena saranno esposte nelle sale della ex Chiesa e nella Sala delle Monache. Nella ex Chiesa troveranno spazio i disegni a servizio’ della carta stampata, fra cui numerose tavole delle sue celebri favole illustrate, pubblicate da Logosedizioni, nelle quali l’uso del carboncino con velature e sfumature du rara efficacia ha raggiunto risultati di straordinaria intensità e forza espressiva. Sempre nella ex Chiesa troneggia il Watchdog disegnato per DIG, affiancato da alcuni schizzi che ne documentano il processo creativo. Non potevano poi mancare i disegni seguiti per le riviste periodiche, tra cui alcune copertine per The New Yorker, El Pais, Il Sole 24ore, per citarne alcuni, e la serie di disegni di copertina dei romanzi di Isabel Allende.
Nell’oratorio delle Monache invece trovano spazio le opere più recenti e di grandi dimensioni fra cui spicca la serie The Elements’: grandi figure femminili disegnate a colori su carta di bambù. E ancora, Soul’, grandi disegni a grafite su tela, e Intero e parte’, una composizione a puzzle composta da 62 disegni indipendenti fra loro che, insieme, costituiscono una grande opera. “Intero e parte’- racconta l’artista – è una favola visiva che parla di umorismo e morte, crudeltà e amore, e ci ricorda la fragilità di questa avventura che è la vita”.
La mostra resterà aperta fino al 5 novembre.
A seguire, nella cornice della Chiesa di San Carlo alle 19, l’apertura ufficiale di DIG Festival 2023 Don’t give up, quest’anno affidata al dialogo tra Luciana Castellina e Eddi Marcucci, due donne che in modo diverso e fasi storiche tra loro differenti hanno messo la loro vita al servizio di un ideale. Eddi Marcucci nel 2019 si è unita alle Ypj, unità combattenti femminili fondate nel 2013 in Rojava (Kurdistan). Luciana Castellina dall’inizio del secolo scorso è un esempio di lotta politica, con la sua vita spesa dapprima nel Partito Comunista e poi nel nucleo fondatore del quotidiano Il Manifesto come giornalista, politica ed Eurodeputata.
Nel loro dialogo, Marcucci e Castellina si avvicenderanno in una discussione che tocca passato e presente, l’estero e l’Italia e si domanderanno come si esce dal torpore odierno e, in ultima analisi, cosa possiamo ancora fare per cambiare il mondo.
Durante la serata inaugurale di DIG Festival verranno presentate ufficialmente le giurie Audio e Video dei DIG Awards e il programma della manifestazione. Interverranno sul palco le autorità del Comune di Modena e della Regione Emilia-Romagna.
La giornata si chiude alle 21.30 al Cinema Astra con la proiezione di Tra due mondi’, terzo film del grande scrittore Emmanuel Carrère, adattamento del pluripremiato libro di inchiesta di Florence Aubenas Le Quai de Ouistreham’. Aubenas, presidente della Giuria dei DIG Awards 2023, sarà presente in sala per introdurre la proiezione del film insieme ad Alberto Nerazzini, presidente di DIG.
Informazioni pratiche
Le location di DIG
DIG Festival 2023 si terrà negli spazi del collegio San Carlo, del cinema Astra e del Complesso San Paolo, compresi gli attigui spazi del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, nel cuore del centro storico cittadino.
I partner 2023 del Festival
DIG Festival è una manifestazione indipendente. I finanziamenti arrivano quasi esclusivamente da soggetti pubblici: nel 2023, da Regione Emilia-Romagna e Film Commission ER, da Comune di Modena e Fondazione di Modena. Supportano DIG anche Fondazione Matteo Scanni, Fondazione e Ordine Giornalisti Emilia-Romagna, Fnsi e Aser, Coop Alleanza 3.0. Tra i principali partner figurano Fondazione Collegio San Carlo, Unimore, FEM e Festivalfilosofia, GIJN, a cui si aggiungono Librerie Coop, Bunker, Tintoria Emiliana, Galleria D406, Squadro Stamperia Galleria d’Arte, Journalismfund, European Press Prize, Grabinski Point, Cinema Astra, Juta, Fondazione Cineteca di Bologna, Sartoria Comunicazione.
Cos’è DIG
Associazione DIG – ETS è un’associazione culturale che dal 2015 sostiene il giornalismo di qualità in tutte le sue forme, in Italia e nel mondo. DIG sta per Documentari, Inchieste, Giornalismi e richiama l’azione dello «scavare», to dig in inglese. Il motto dell’associazione è I wanna be your watchdog. Dal 2015 DIG organizza e promuove un Festival che è diventato un punto di riferimento per i giornalisti e le giornaliste che si dedicano a inchieste e reportage: a loro DIG offre contatti con i maggiori broadcaster europei e un pitch dedicato per raccogliere parte del budget utile a produrre storie importanti. Dal 2020 il Festival si tiene a Modena.
In allegato: il Watchdog di questa edizione di DIG, dell’artista spagnola Ana Juan
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